Il Progetto di illuminazione del Castello del SS. Salvatore, comunemente detto Forte del SS Salvatore, fa parte di una più generale azione di tutela e valorizzazione del sistema fortificato dello Stretto di Messina. Detta azione vede impegnato progettualmente Antonio Galeano architetti fin dal 2009.
Il progetto è stato promosso dall’”Istituto Italiano dei Castelli”, delegazione Provinciale di Messina.
L’Istituto dei Castelli e la Marina Militare Italiana hanno firmato nel settembre del 2018 un protocollo per la tutela e la valorizzazione del patrimonio fortificato nella disponibilità della Marina Militare italiana.
Il Castello del SS. Salvatore attualmente occupa l’area di sedime terminale della Penisola di San Ranieri, che con la sua peculiare forma a falce caratterizza il porto storico di Messina. Il Castello in oggetto è stato edificato intorno al 1540, per volere di Carlo V e del suo vicerè a Messina, Don Ferrante Gonzaga.
Il manufatto è stato parte di un sistema difensivo esteso alla città di Messina e, contestuale ad una più genrale opera di difesa dell’intera Sicilia, vero baluardo difensivo dell’Impero asburgico di Carlo V nei confronti dell’allora dilagante invasione musulmana.
Il progetto del Castello del SS Salvatore è attribuito all’Architetto Ferramolino da Bergamo, architetto che portò in Sicilia le tecniche più avanzate di architetture militari del XVI secolo.
Il Progetto di illuminazione in oggetto è relativo all’illuminazione della cortina settentrionale del Castello del SS. Salvatore.
Il progetto ha come obbiettivo la valorizzazione dei caratteri peculiari dell’architettura della cortina in oggetto, e al contempo viene pensato come impianto a bassa esigenza manutentiva e a basso consumo energetico.
e sarà dotato di quadro autonomo collegato a quello presistente.
Si prevede l’utilizzo contestuale di due sole tipologie di illuminazione, una luce di fondo, relativa all’illuminamento delle cortine murarie nella loro interezza, e una luce d’accento per evidenziare le bocche da fuoco della cortina muraria.
La tipologia di lampada ipotizzata è di luce a led con temperatura di colore di 3000K. Dette luci a led potranno sostituire – appena possibile – le luci che allo stato illuminano il bastione su cui sorge la Stele della Madonnina.
a) Con la prima tipologia – la luce di fondo – si intende illuminare il bastione con un “velo di luce” in grado di garantire la visibilità del costruito. Detto illuminamento sarà finalizzato esclusivamente all’illuminazione dei Bastioni e non prevede illuminazione del camminamento sottostante il Bastione, onde accentuare l’idea – per chi guarda la fortezza dal mare – di un edificio sospeso sull’acqua.
b) Con la seconda tipologia – luce d’accento – si intende evidenziare le bocca da fuoco come elementi caratterizzanti della cortina muraria in oggetto, mediante luci ad ottica radiale a 360°, in grado di disegnare le bucature in oggetto. Le lampade d’accento verranno poste in corrispondenza di ogni singola bocca da fuoco onde delineare l’intero impianto architettonico presente.
Consulente storico per la stesura del seguente progetto è il Dott. Franz Riccobono.
16 Novembre 2018
Studio Galeano