L’Idea – approfondimento

L'idea

La realtà contemporanea è una realtà plurale e richiede secondo noi una risposta mirata ad ogni contingenza progettuale, a qualunque scala, da quella dell’oggetto industriale a quella territoriale. Noi cerchiamo di farlo.

Intendiamo l’architettura una realtà in continuo divenire, per questo ogni progetto per noi è occasione di una revisione dello stato dell’arte contemporaneo.

Nei nostri progetti abbiamo proposto, quando contestuale alle tematiche interessate, nuovi modelli di utilizzo dello spazio architettonico attraverso nuove tipologie, nuovi sistemi edilizi, o nuovi concept funzionali . In sintesi promuoviamo una ricerca costante verso nuovi modelli abitativi in grado di interpretare al meglio la complessità della realtà attuale.

Il Progetto di alcuni spazi per l’ascolto musicale sono stati occasione per la proposta di una nuova tipologia di sala in grado di essere accordata, definita Sala acustica dinamica. Il Teatro Annibale di Francia, inaugurato nel 2003 è stato il primo spazio in grado di adattarsi alle diverse tipologie dell’ascolto, dal parlato, alla musica da camera, sinfonica od amplificata. In questo spazio le pareti, realizzate da prismi acustici girevoli di nostra invenzione, sono in grado di modificare i tempi di riverbero sonoro, rendendolo accordabile alla stregua di uno strumento musicale. Questo concetto è stato ripreso e sviluppato nei progetti successivi, quali il Teatro alle Tese per la Biennale di Venezia, (2013) , la Corolla Acustica (2014) o il Progetto della Sala Puccini del Conservatorio di Milano (2017). Con l’Ortogiardino Sonoro, disegnato per l’expo 2015 di Milano, in collaborazione con la Fondazione Amadeus, abbiamo esplorato le potenzialità della sala acustica dinamica in rapporto alla crescita delle piante.

Nell’ambito della sostenibilità abbiamo operato a scala edilizia con ricerche finalizzate ad edifici ad alta efficienza ambientale, con l’obiettivo primario di coniugare elevati standard di comfort con prestazioni energetiche d’eccellenza. Nella progettazione dell’involucro edilizio, abbiamo sviluppato una serie di brevetti per sistemi ad elevata flessibilità progettuale, in grado di adattarsi tecnicamente e formalmente alle diverse criticità relative ai diversi contesti applicativi. Siamo gli inventori della Parete a barriera sospesa, della quale si ricorda l’applicazione di Residenze a Stilicone 13 (Milano 2007) , o come evoluzione di brevetto il progetto dell’Involucro della Biblioteca di Meda (Meda 2012). Nell’ambito dell’Involucro edilizio abbiamo sviluppato brevetti anche per conto terzi.

Nell’ambito dei serramenti ad alta tecnologia siamo gli inventori del Sistema Metraltech , sistema di chiusura integrato alluminio-cotto. Il Brevetto del Sistema Metraltech è stato da noi venduto alla multinazionale Metra nel 1999.

A scala architettonica operiamo nell’ambito della nuova edificazione come nella rigenerazione edilizia e nel restauro architettonico. Le destinazioni d’uso progettate prevalentemente sono quelle di architetture per la cultura, le ricettività e la residenza. Nella nostra architettura cerchiamo elementi di relazione con i contesti culturali e ambientali del sito di riferimento.    Nell’ambito della rigenerazione e del restauro il progetto originario dell’Hotel Imperial (Taormina 2003) ha tentato di ricostruire a scala edilizia un frammento urbanistico della vecchia Taormina, integrando un edificio in stile del primo novecento con un corpo di nuova edificazione a fronte vetrato in grado di rappresentare tre piazze sovrapposte. Il progetto di restauro e ampliamento del Castel Gonzaga (Messina 2006) ha concepito un area servizi – collegata ad una nuova bretella viaria – integralmente in forma ipogea, onde sottolineare il valore storico del preesistente castello cinquecentesco in relazione con il nuovo volume di Progetto. Nel progetto dell’Albergo La Piazza a Panarea (2005, 2016) si ripropone il tema dell’architettura ipogea, come spazio mediato dalla tradizione Eoliana. Il Museo archeologico Santi Furnari di Tripi (inaugurato nel 2012) presenta negli spazi dell’allestimento museale delle pareti attrezzate multimediali in vetro smaltato come  “protesi” contemporanee. Il Progetto del Polo culturale degli Azzurri (Messina 2016) presso il complesso manierista sei-settecentesco del Monte di Pietà presenta la rigenerazione di parti mancanti dell’edificio storico con volumi integralmente vetrati a sottolineare la nuova materializzazione dei “vuoti” lasciati dal tempo.  Nell’ambito degli edifici di nuova edificazione il Progetto della Biblioteca Serra di Villa Finzi (Milano 2012) disegna uno spazio sostenibile in chiave “organica”, modellato attorno agli alberi preesistenti in sito. Il progetto dell’Ecovillaggio Maganuco, (Modica 2008) reinterpreta invece la tipologia dei terrazzamenti agricoli siciliani per un architettura “incassata nel suolo”, nuovamente a basso impatto visuale. L’architettura degli interni cerca sempre una nuova spazialità attraverso l’uso di diaframmi vetrati in grado di determinare nuove tipologie abitative, si vedano in tal senso l’architettura alberghiera di Villa Pulejo (Messina 2017) o Porta del Tocco (Taormina 2012) , con le camere a cabine vetrata. Analoghi temi sulla dilatazione dello spazio attraverso l’uso dei diaframmi vetrati sono presenti negli interventi residenziali come Casa S, (2010) Casa M, (2009) o Casa G (2017).